Noi donne siamo speciali perché sogniamo un mondo più civile e accogliente e lavoriamo per ottenerlo.
Abbiamo rispetto di noi stesse, siamo decise e siamo orgogliose della dignità femminile ottenuta grazie alle donne che ci hanno precedute.

Tutti i nostri sforzi vengono però vanificati dall'idea sempre più comune che la donna sia un oggetto, un corpo senza mente che deve concedersi per ottenere un successo facile.

Per questo motivo domenica 13 febbraio le donne si sono unite in una mobilitazione nazionale dal titolo "Se non ora, quando?".

Se non difendiamo ora il valore della nostra dignità, quando lo faremo?
Se non facciamo sentire ora la nostra voce, quando lo faremo?

Noi donne, come chiunque, possiamo scegliere il nostro stile di vita. Uno è facile, fatto di concessioni carnali, soldi, lusso. L'altro è più difficile ma prevede un lavoro onesto spesso sottopagato.

La scelta è nostra, così come la responsabilità della nostra decisione.
Perchè ricordiamocelo, non serve a niente storcere il naso e indignarsi se noi per prime non abbiamo rispetto di noi stesse.

Siamo pr di noi stesse. Noi decidiamo quanto valiamo, a quanto venderci, come presentarci e a che compromessi scendere.
Non dobbiamo delegare a nessuno questo diritto.

Siamo donne del 2011, se vogliamo rispetto rispettiamoci noi per prime.
Non dimentichiamocelo.